giovedì 28 gennaio 2016

Come continuare # 4 (regali indesiderati)

Quando infine ho ammesso a me stessa che il minimalismo era la mia strada, non avevo certo pensato a come avrebbero reagito gli altri.

Sono circondata da persone moderatamente consumiste, amanti dello shopping da fine settimana, con case decisamente troppo piene di oggetti di cui non ricordano l'esistenza.

Fortunatamente già da anni non ricevevo tantissimi regali, fondamentalmente solo dai miei genitori, da cugini, da qualche amica. In particolare con un'amica avevamo la tradizione di scambiarci una scatola di regalini: penne, quadernini, decorazioni ecc.

Potete immaginarvi che accumulo in 20 anni di amicizia.
All'inizio tutte queste cosine le amavo anche io, erano come parte della mia personalità in evoluzione, come a dire: io sono quella a cui piacciono (i gatti, le tazze, i blocchetti, le penne colorate ecc).

Ma quante di queste cose effettivamente potevo consumare in 6 mesi? Da Natale a compleanno, da compleanno a Natale? Dove mettere tutto il non consumabile?

Così, nonostante io fossi già minimalista e non comprassi più nulla, ho continuato per un paio di anni a ricevere questi pacchi e a cercare di trovare una soluzione gentile per farle capire che era ora di cambiare tradizione.

Fortunatamente mi ha aiutata il fatto di essere diventata vegana. Da quel momento in poi, a costo di sembrare un po' sfacciata, ho detto gentilmente ma chiaramente che avrei preferito non ricevere più oggetti, ma cibo o prodotti per il corpo.

Dato che trovare prodotti vegani non è comunque ancora facilissimissimo, la caccia al regalo continua ad esserci, ma ricevo shampi, creme, pacchi di biscotti, spezie, tutte cose che uso e che smetteranno di occupare spazio una volta esaurite.

Certo non è stato facile, certo non tutti sono vegani.
Ma ci sono vari modi per evitare di ricevere regali inutili, basta ingegnarsi.

Fra amici ho visto a volte l'equivalente del Secret Santa, ognuno pesca un bigliettino fra i nomi di tutti gli amici e quindi in un gruppo si fa un regalo solo a un'altra persona, secondo un budget prestabilito. 

In famiglia ho visto il regalo al contrario. Di nuovo di decide un budget uguale per tutti e con quei soldi la persona che riceverà il regalo va e se lo compra da solo, facendoselo pure incartare. Sarà poi la persona che glielo ha regalato che lo scarterà davanti al destinatario, una sorta di sorpresa rovesciata.

Donare generi deperibili può essere un'idea, ma certo nel mio caso per esempio specifico bene a tutti che il prodotto deve essere vegano (il primo anno ho ricevuto creme che non ho potuto usare) e credo che un po' tutti siano stufi di ricevere il solito bagnoschiuma che non hanno scelto. 

E allora ditelo, parlate, consigliate, scrivete wish list. 

Perché fra l'altro faciliterete la vita di chi vi vuole regalare qualcosa.
Non tutti (soprattutto se si parla di cugini che si vedono 1 volta all'anno) conoscono i vostri gusti e personalità, allora perché non indirizzarli?

Certo ci sono quelli che fare un regalo è un piacere, una sorpresa, una gioia ...
ma stanno riversando su di voi la loro ansia consumista.

Allora meglio gridare ai quattro venti che si è diventati minimalisti (anche se in evoluzione): io da una scatola piena di oggettini sono passata a riceverne una per 2/3 piena di cibo vegano ... e quest'anno solo un grembiule da cucina è finito nel gruppo dei regali da barattare o regalare a chi davvero ne ha necessità.

Se sei minimalista, DILLO!


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