lunedì 25 gennaio 2016

Come continuare # 3 (il cassetto delle cartacce)

Presa coscienza del fatto che una vita sommersa da cose non va bene per noi, dopo una prima fase di prova in cui si danno via cose a caso (ricordo dalla mia fase preminimalista che mi ero separata da uno stepper comprato e usato 4-5 volte e da un piccolo tappeto comprato perché costava 3-4 euro), senza nessuna logica eccetto il non mi serve, non lo voglio più vedere, è forse arrivato il momento di razionalizzare e mettere in atto una strategia.

Uno dei compiti più facili all'inizio è eliminare CARTACCE!



Non credevo ai miei occhi quando alla fine di un'intensa mattinata di seleziona, fai mucchietti, strappa strappa, mi sono ritrovata con un sacco pieno. E non ce l'ho neppure fatta a finire.

Mi riferisco a quelle cartacce che finiscono accumulate in un cassetto: volantini, lettere non aperte, libretti di istruzioni di cose che non possediamo neppure più, ricevute di oggetti acquistati cent'anni fa, tessere fedeltà. Un di tutto di più che incoscientemente ammucchiamo da qualche parte, per non vederlo, perché a questo ci penso dopo, perché forse mi serve, perché non ho il coraggio di buttarlo.

Sinceramente vi chiedo: vi ricordate cosa c'è in quel cassetto? (o mobiletto, o scaffale ...)

E non sto parlando dell'opera magna di buttare via appunti universitari, quaderni, lettere e bigliettini di Natale ... no, parlo proprio di cartaccia inutile, che ammassiamo a quintalate e finisce ingiallita e piena di polvere ad occupare spazio.

Bisogna quindi:

1) scegliere un giorno in cui nessuno verrà a distrarci
2) armarsi di pazienza
3) avere a portata di mano una bella bottiglia d'acqua (tutte le volte che ho buttato cartacce in grandi quantità mi sono resa conto che disidrata, fa bruciare gli occhi, fa venire il mal di testa)
4) mettersi all'opera, facendo delle belle buste differenziate, per carta ed altro
5) strappare strappare strappare
6) mettere in apposite cartelline le poche cose da salvare (e ricordarsi dove decidiamo di tenerle)

E poi per il futuro resistere alla tentazione di tenersi in casa cartacce.
Direttamente non prenderne (le offerte dei supermercati si possono vedere anche online) o buttarle non appena non ci servono più. Disdire abbonamenti a mailing list e simili, a cataloghi che ci spingono solo a comprare comprare comprare e pensare a tutti gli alberi salvati.

Su vari libri leggo di una strategia di motivazione negativa, per cui per esempio per ogni kg di cartacce portate a casa, ci si impegna a donare una certa cifra (1 euro?) a qualche associazione che si dedica a piantare alberi.

Così ci penseremo due volte prima di accettare l'ennesimo volantino!

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