Nel mio caso una delle trappole fondamentali del consumismo era l'illusione del prima o poi, anche conosciuto come uno di questi giorni, non appena avrò tempo, durante le vacanze e compagnia bella.
Tutte proiezioni di futuro basate su un'idea della futura me con più tempo, più creatività, più organizzazione, più voglia di fare, più spazio, più più più.
Come descritto perfettamente da Kelly McGonigal nel libro The Willpower Instinct:
We look into the future and fail to see the challenges of today. This convinces us that we will have more time and energy to do in the future what we don't want to do today. We feel justified in putting it off, confident that our future behaviour will more that make up for it.
(Guardiamo al futuro e non ci rendiamo conto delle sfide dell'oggi. Ci convinciamo che avremo più tempo ed energie per realizzare in futuro ciò che non vogliamo fare oggi. Ci sentiamo giustificati a posporre qualcosa, fiduciosi che il nostro comportamento futuro basterà per compensare)
Prima o poi avrò tempo di andare in montagna a passeggiare con questi nuovi scarponi.
Basta perdere 5kg e questi jeans mi entreranno.
Un altra borsa potrebbe sempre servirmi.
Ma quanto sono belle queste penne colorate, e poi costano solo ...
La mia perdizione? Le cartolerie.
Non potevo resistere al richiamo di penne di mille colori, pennarelli, astucci, quaderni, matite.
Carta da lettere, temperini, fogli. Agendine, blocchettini, post-it. Brillantini, adesivi.
Sì, mi piace scrivere, sì, mi piace disegnare e decorare.
Ma
diciamoci la verità, per finire una penna (e che soddisfazione quando
se ne riesce a finirne una senza perderla!) ci vogliono mesi.
L'occasione per usare penne glitter di 32 colori è difficile da
trovare. Per finire tutti i quaderni che ho e che avrei voluto comprare dovrei fare
l'amanuense a vita.
Questi oggetti apparentemente utili invecchiano e non sono più utilizzabili.
I quaderni ingialliscono, i pennarelli e le penne si seccano, le gomme si sbriciolano.
Proprio ieri ho deciso di dedicare 20 minuti del mio tempo a buttare tutte le penne che non scrivevano più. Ecco il risultato.
Penne mai usate e conservate per più di 5 anni.Non ricordo quando le ho comprare o chi me le ha regalate. so solo che buttarle non è stato certo piacevole. E ho ancora un astuccio pieno di altre penne e pennarelli vari. Che scrivono più o meno.
E allora basta, non ne compro più.
Voglio finire la penna che sto usando ora, tutta fino alla fine, come alle elementari, quando finita una mia mamma me ne dava un altra.
Ma che vuoi che sia una penna? Solo pochi centesimi, no?
Ecco, se mi mettessi a sommare gli euro di cose non usate e diventate inutilizzabili mi ci potrei comprare un biglietto aereo per un viaggio oltreoceano.
E poi si può cominciare con piccoli gesti ed abitudini e poi applicarli ad altri ambiti.
Altri amanti delle cartolerie fra noi?
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